SOLDATI E DONNE IN GUERRA: LA MEMORIA IN SCENA A DRO

(HYSTRIO, DICEMBRE 1995)

Voci individuali, racconti personali, vite vissute che sanno farsi coralità senza negare le differenze nel bellissimo Anni di vento. Per una messa in scena di storie femminili nella Resistenza, visto in uno dei tanti suggestivi cortili del paese, che nel buio rivelano a tratti, tra fiotti di luci, parti più selvagge, angoli di case, zone in cui nascondersi. Gli attori protagonisti, Roberto Anglisani, Elisa Cuppini, Lucilla Giagnoni e Maria Maglietta, guidati dalla regia di Marco Baliani, sono personaggi che ricordano, ma anche figure che sintetizzano, senza sottrarre concretezza agli eventi, un tempo della storia. L’avvio di Anni di vento dovrebbe avere il sapore della festa. Gina invita le compagne alla sfilata, nomi di battaglia che, in nuove vite, avevano fatto assaporare i piacere dell’autonomia, del coraggio, del cameratismo, un modo diverso di essere donna oltre gli abituali ruoli subalterni, nella famiglia, nel lavoro. Ma arrivano le delusioni e le amarezze per chi aveva rischiato, combattuto, condiviso ideali per un mondo migliore.

Altre storie personali che via via si vanno ricomponendo, si alternano uscendo dal ricordo di tante altre donne: la propaganda dei cinema, le staffette in bicicletta, lo scambio delle borse in chiesa. Lo spettacolo, pur nella sia frammentarietà di tempi e situazioni, possiede una straordinaria compattezza, una tensione interna calda e forte che lascia senza respiro.