Anni Cinquanta, siamo ad Acilia, una borgata a diciotto kilometri da Roma, neppure una periferia, una terra di nessuno, una terra “da sopravvivere”, un far west di marane, canali, baracche, paludi, case abusive, campi. In questa terra di gente affamata di tutto, quattro ragazzini, Sorcio, Rana, Polmone e Achille mettono insieme i pezzi di un percorso sconosciuto, quello che serve per crescere, duro e spietato, come nelle vere fiabe.
Una manciata di ceci sputati controvento a luna piena sono i talismani necessari per entrare nel Regno, in quell’unica notte in cui il tempo si ferma, quando le cose cambiano pelle e le pezze al culo diventano stoffe cariche di elettrica bellezza.
Catrame, Corvina, Camicia sono gli altri personaggi che permettono ai quattro amici di percorrere fino in fondo la loro storia, attraversando i posti oscuri del dolore e della perdita, fino a stringere il coltello avvolto nel panno rosso, pronti a vendicarsi e a colpire, nella notte del Regno, l’Ombra nera in cima alla collina.
Un grande romanzo che si legge a perdifiato, come un viaggio che dura il tempo necessario di diventare grandi.
RITORNO DEL REGNO. UN INCONTRO CON MARCO BALIANI
di Francesco Demichelis
Incontro Marco Baliani in un pomeriggio infuocato d’estate, a Roma, dalle parti di Viale Regina Margherita.
Quando lo vedo gli faccio un cenno e lo chiamo, senza scendere dalla macchina; lui mi saluta con un sorriso caloroso.
Salta su e mi accorgo che ha tutta l’aria di un pischello in procinto di lanciarsi in qualche nuova avventura: la voce allegra, un che di spensierato nello sguardo, mi trasmette subito una buona dose di energia e di entusiasmo… [continua a leggere]
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